Contro la processionaria del pino


La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria su tutto il territorio nazionale ed è regolamentata dal Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007, perché per effetto dei cambiamenti climatici, la diffusione di questo insetto di sta ampliando arrivando a minacciare seriamente la salute delle persone, degli animali e la sopravvivenza del popolamento arboreo.

Il pericolo per l’uomo e gli animali è rappresentato dai peli urticanti che ricoprono il corpo della processionaria, questi peli vengono rilasciati nell’aria dal bruco e la loro forma uncinata gli permette di agganciarsi alla vittima provocando reazioni cutanee alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie.

Le larve di processionaria del pino possono arrecare danni anche alla vegetazione di diverse specie di pini e di cedri mentre nei boschi gli alberi colpiti sono in prevalenza quelli più esterni, in posizioni soleggiate.
Di seguito le specie di conifere potenzialmente aggredibili dall’insetto:

  • Pino nero (Pinus nigra)
  • Pino silvestre (Pinus silvestris)
  • Pino domestico (Pinus Pinea)
  • Pino marittimo (Pinus pinaster)
  • Varie specie di Cedro (Cedrus spp.)

Le azioni di contrasto alla processionaria del pino è preferibile vengano fatte durante il periodo invernale (indicativamente da dicembre a fine gennaio) da personale specializzato, in quanto è il periodo in cui ci si accorge maggiormente della presenza dell’insetto. In inverno sono ben visibili sulla chioma degli alberi infestati, soprattutto nelle porzioni esterne, i grossi nidi bianchi dalla forma sferica formati dalle larve (assomigliano a grandi batuffoli di cotone bianco sulla punta esterna dei rami più alti dell’albero).
 


Allo scopo di riuscire nel migliore dei modi a contenere e contrastare la processionaria del pino, il Sindaco ha inoltre emesso apposita Ordinanza la n. 179 del 20 luglio 2022 che ordina:

  • ai proprietari, agli amministratori di condominio e/o conduttori pubblici e privati di piante infestate d’intervenire in autonomia attuando interventi di eliminazione delle infestazioni da aree pubbliche e private a cura e spese dei medesimi proprietari; per le aree boschive infestate in prossimità di frequentati sentieri, segnalare con cartellonistica il pericolo per la salute dei cittadini;
     
  • di intervenire, nello specifico, nell’eliminazione dei nidi, intervento che dovrà essere eseguito in inverno, indicativamente tra dicembre e fine gennaio, da personale addestrato e adeguatamente protetto (tuta, guanti, occhiali e maschera) che provveda a tagliare e distruggere, ove tecnicamente possibile, i nidi larvali che si osservano sulla chioma. Il taglio dei nidi impedisce alle larve di scendere nel suolo ed impuparsi;
     
  • di vigilare, ciascuno per le rispettive competenze, sull'eventuale presenza di Processionaria del pino nelle aree di loro pertinenza in quanto l’intervento riduce la pressione esercitata dall’insetto ma l’infestazione può ripresentarsi negli anni successivi, in quanto gli adulti di processionaria, essendo delle farfalle, possono arrivare in volo durante l’estate da altre aree infestate e le femmine possono quindi ovideporre di nuovo sugli alberi.

ALLEGATI