Contro diffusione e proliferazione dell′ambrosia


Con l'arrivo della bella stagione, parte puntuale la lotta all'ambrosia con l’ordinanza sindacale n. 133 del 24 maggio 2023.

La pianta ha il fusto eretto e robusto, di colore rosso nella forma adulta, molto ramificato superiormente, e può raggiungere anche i due metri di altezza. Le foglie risultano molto frastagliate e vellutate, i fiori sono piccoli e di colore giallo, raggruppati quasi a forma di spiga. La caratterizza la capacità produrre grandi quantità di polline in grado di provocare forti allergie (da semplici starnuti fino a tosse ed asma).

Originaria dell'America settentrionale, negli ultimi anni questa infestante si è radicata anche in Italia: uno dei fattori che ha contribuito alla sua massiccia diffusione è sicuramente l'incuria in cui vengono lasciati molti terreni. Se non viene sfalciata o estirpata per tempo, infatti, l'ambrosia tra luglio e settembre fiorisce liberando nell'aria il suo polline.

Il Comune di Gorgonzola invita la cittadinanza a vigilare sull'eventuale presenza di ambrosia nelle aree di propria pertinenza e a eseguire periodici interventi di manutenzione e pulizia su piante alte mediamente 30 cm, con un´altezza di taglio più bassa possibile.
 

Gli sfalci devono essere eseguiti nei seguenti periodi:
• I° sfalcio ultima settimana di luglio;
• II° sfalcio tra la fine della seconda decade e l´inizio della terza decade di agosto.

In alternativa agli sfalci, è possibile usare  altri metodi di contenimento dell´Ambrosia indicati nella nota della Direzione Generale Sanità :
in ambito agricolo: trinciatura, diserbo, aratura e discatura;
• in ambito urbano: pacciamatura ed estirpamento.

In allegato, a disposizione dei cittadini, un depliant informativo che potrà aiutare a riconoscere l’ambrosia.

L’ambrosia, da non confondere con l’artemisia che ha un fusto violaceo e meno ramificato, cresce solitamente nei terreni coltivati a cereali una volta effettuato il raccolto, nei terreni incolti, nelle aree verdi abbandonate e nelle aree industriali dismesse, nelle terre smosse dei cantieri (non solo quelli edili ma anche quelli per la costruzione delle grandi opere di viabilità), lungo le banchine stradali, nelle rotatorie e negli spartitraffico, lungo le massicciate ferroviarie e, ancora, sugli argini dei canali e dei fossi.

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